Seconda guerra mondiale: processi, eventi, voci.

Appunti per una progettazione

Premessa

Penso alla Seconda guerra mondiale. Da una parte ho l’entusiasmo di toccare con mano un’esperienza a cui riconosco una rilevanza storica infinitamente importante per l’oggi, dall’altra l’ansia del “quanto ci sarebbe da dire” e “quanto poco tempo ho”. Ecco allora che, Indicazioni Nazionali alla mano, cerco di andare a fondo e focalizzare gli aspetti nodali. Quando penso al “quanto ci sarebbe da dire” mi focalizzo sui contenuti anziché sulle competenze; devo seguire il ritmo di un procedere più olistico e meno trasmissivo della Storia.

 

Rileggendo le Indicazioni Nazionali vera bussola della professione docente nel primo ciclo rivedo l’orizzonte verso cui tendere il mio agire didattico. I ragazzi, in un’esperienza di studio storico, devono

 

Questi ragionamenti diventano la mia mappa mentale attraverso cui costruire l’unità di apprendimento. Nella testa ho chiaro il processo: per comprendere la Seconda guerra mondiale è necessario riconoscere le cause profonde, ricostruire gli eventi cardine e approfondire alcuni aspetti che caratterizzano i processi storici che si stanno indagando. Infine, rielaborare quanto appreso sia attraverso testi d’impianto espositivo-argomentativo sia attraverso manufatti artistico-simbolici.


Fase 1 – Le cause della Seconda guerra mondiale

Per indagare le cause latenti della Seconda guerra mondiale ho scelto di lavorare in classe capovolta, esperienza didattica che richiede un lavoro a casa dei ragazzi su cui costruire l’intervento in classe. Quanto appreso e riflettuto dagli studenti fuori da scuola diventa via per l’apprendimento in aula, attraverso il ruolo dell’insegnante che sostiene la sistematizzazione dei contenuti.  

Compito degli allievi è ascoltare una videolezione di Alessandro Barbero sulle cause della Seconda guerra mondiale e rispondere ad alcune domande-guida che permettono di mettere a fuoco aspetti fondamentali di quanto hanno ascoltato. In classe, sarà dedicata un’ora a sistematizzare le conoscenze, producendo un organizzatore grafico capace di far visualizzare i processi in atto. Saranno, inoltre, richiamate una serie di pre-conoscenze studiate nella precedente unità di apprendimento dal titolo Totalitarismi e democrazie tra gli anni Venti e Trenta.

Fase 2 – La Seconda guerra mondiale: i fatti

Nelle due ore successive racconto e descrivo gli eventi fondamentali che caratterizzano il secondo conflitto mondiale. Fornisco agli studenti una sintesi anno per anno, che serve da traccia alle lezioni e contiene i contenuti essenziali. Le lezioni, frontali dialogate, sono supportate sempre da carte geografiche, immagini e/o video che sostengono la spiegazione.


Fase 3 – I processi: Shoah e Resistenza

La terza fase guarda alla messa a fuoco di alcuni processi fondamentali nel corso della Seconda guerra mondiale. Ne scelgo due, a cui lavorerò in modo differente: la Shoah e la Resistenza italiana.

 

Per quanto concerne la Shoah, ho scelto di approfondire la figura di Primo Levi attraverso un laboratorio di lettura, con testi da Se questo è un uomo, da Il sistema periodico e da Ad ora incerta. Il percorso su Primo Levi è pensato e progettato in ottica interdisciplinare: con la collega di arte lavoriamo su Primo Levi artista e con i colleghi di scienze prepariamo un’uscita didattica al MU-CH – Museo della Chimica, allestito alla Siva, la fabbrica sita a Settimo Torinese in cui lavorò per anni lo scrittore. Quando si parla di Primo Levi, infatti, è fondamentale ricordarlo e studiarlo non solo come scrittore, poeta, bensì anche come chimico, artista, studioso: molti e tra loro in dialogo sono i «mestieri» di Primo Levi.



L’esperienza di lavoro interdisciplinare arte-italiano è stata relazionata al Convegno “Progettare la didattica” dell’associazione La casa degli insegnanti (5 marzo 2022). Sul sito dell’associazione è disponibile la presentazione con il link ai materiali utilizzati in classe: clicca qui.

Per quanto concerne la Resistenza, propongo un apprendimento cooperativo (che non è un banale lavoro di gruppo!). Primo passaggio è una lezione introduttiva sulla Resistenza, che parte dalle riflessioni di Claudio Pavone, il quale nel suo Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, segna uno spartiacque nella storiografia di questa esperienza storica. Successivamente, i ragazzi, costituiti i gruppi cooperativi, devono realizzare un testo argomentativo che sostenga la seguente tesi: La Resistenza italiana è stata una guerra civile. Per riuscire nel compito, è richiesto loro di leggere, interrogare e utilizzare alcune fonti storiche o storiografiche. Tra queste propongo

 

Il nodo della valutazione

Valutare percorsi così articolati può apparire un qualcosa di complesso oppure può diventare esperienza fortemente riduttiva. Per questo, prediligo l’uso di più evidenze per esprimere una valutazione complessiva, che sono costretto poi a sintetizzare in un poco eloquente voto.

Il percorso su Primo Levi è valutato, insieme alla collega di arte, attraverso una rubrica valutativa che tenga conto dell’opera d’arte prodotta dai ragazzi e dal testo di accompagnamento.

Il percorso più storico è valutato attraverso una prova scritta che prevede la valutazione delle conoscenze attraverso quesiti a risposta multipla e la stesura di un testo espositivo su un determinato tema; la prova di verifica sarà poi messa in dialogo con la rubrica valutativa relativa all’apprendimento cooperativo sulla Resistenza. La valutazione finale è motivata da un breve commento descrittivo.


Bibliografia primaria

Autore - Alessio Trevisan
Insegnante di Scuola secondaria di Primo Grado a Torino

Data di pubblicazione - 13 febbraio 2023