Franca Viola
La ragazza che disse no
La ragazza che disse no
Oggi vi propongo un libro di Katja Centomo, pubblicato da Einaudi Ragazzi, per parlare in classe di violenza di genere e di parità di genere: Franca Viola, la ragazza che disse no.
Per presentare alla classe la storia di Franca Viola e dare qualche altro titolo per approfondire il tema, ho realizzato questa brochure informativa da scaricare in pdf (trovi il file in allegato) oppure mostrare alla LIM attraverso questo link (clicca qui).
fronte
retro
In questo post, dunque, vi proverò a illustrarvi una proposta di didattica euristica (di cui ho già parlato in un altro post, ma relativa all'insegnamento-apprendimento della Geografia) applicata questa volta alla lettura, in accordo con le Indicazioni Nazionali.
Il tema della parità di genere suscita sempre grande curiosità nei nostri ragazzi, anche nei più piccoli.
Sfruttiamo questa possibilità per portare in classe uno degli obiettivi dell'Agenda 2030, che sarà il focus della nostra attività didattica euristica!
1.ENGAGE
stimolare la curiosità della classe sull'argomento
2.EXPLORE
assegnare delle ricerche che la classe deve svolgere in autonomia
3.EXPLAIN
far spiegare quanto appreso
4.ELABORATE
rielaborare i contenuti appresi
5.EVALUATE
valutare il processo di insegnamento-apprendimento
Introduci il tema chiedendo agli alunni se sanno cosa significhi l'espressione parità di genere e cosa sia il Gender gap.
NB: Sì, lo so, la storia di Franca Viola affronta un altro argomento ma su questo ci torneremo nel corso della lettura del romanzo, altrimenti corriamo il rischio di "annoiare" la classe, che avrà l'impressione di discutere sempre intorno allo stesso problema.
Dunque, concludi questa fase affermando che, a parità di lavoro svolto, le donne vengono pagate meno degli uomini. A questo punto, avrai la classe in pugno: tutti curiosi e pronti a dibattere!
Per iniziare quest'attività ti consiglio di dare un'occhiata a InspirinGirls, "un progetto internazionale che ha l’obiettivo di creare nelle ragazze consapevolezza del proprio talento liberandole dagli stereotipi di genere che frenano la loro ambizione.
In calce vi allego anche un decalogo per scardinare gli stereotipi che la responsabile del progetto mi aveva inviato tramite e-mail prima dell'incontro online.
Il progetto è promosso in Italia da Valore D, la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. InspirinGirls prevede che donne volontarie provenienti da settori e professioni diverse condividano con i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado la propria esperienza professionale e di vita, costruendo un ponte concreto tra scuola e mondo del lavoro.
Nel corso del precedente anno scolastico, la mia classe terza ha avuto la possibilità di tenere un incontro online con una delle role models di InspirinGirls: le domande poste a Rosalba, la nostra role model, sono state tante e alcune non erano affatto scontate! La cosa bella è che hanno partecipato attivamente alunni e alunne che in genere tendono a non esporsi più di tanto.
La fase dell'explore affonda le sue radici nel principio deweyano dell'apprendimento attivo: gli alunni costruiscono il proprio sapere un po' alla volta (scaffolding) attraverso ricerche che li coinvolgeranno in prima persona.
Gli studenti, divisi in gruppi, definiscono le loro ipotesi e previsioni, che devono essere verificate attraverso esperimenti o mediante l'analisi di dati già raccolti. Ti consiglio di dare un'occhiata al sito di E.I.G.E., European Institute for Gender Equality, che si occupa di mostrare fino a che punto l'UE e i suoi Stati membri siano lontani dal raggiungimento di una società di parità di genere (clicca qui per accedere al sito)
I vari gruppi condividono con la classe i risultati delle loro ricerche creando appositi grafici e tabelle. Qui ne allego una sul gender pay gap.
Usando il Gender Equality Index, puoi riaprire il dibattito chiedendo ai ragazzi di confrontare la situazione lavorativa della donna in Italia con quella di un altro Stato europeo e di realizzare un'infografica esplicativa. Troveranno l'attività stimolante e impareranno facendo !
A questo punto, procedi con la tua valutazione e chiedi alla tua classe di compilare un questionario (che preparerai tu sulla base di tutta l'attività svolta) per aiutarli nell'autovalutazione.
Il loro feedback servirà a te per rivedere punti di forza e punti critici dell'attività investigativa, migliorando così la tua strategia didattica, e servirà ai tuoi studenti per capire un po' di più sé stessi in relazione all'altro.
Abbiamo detto che durante la fase dell'engage bisogna stimolare la curiosità e il pensiero critico della classe ponendo una o più domande aperte.
Un esempio di domanda aperta in relazione alla lettura del romanzo può essere:
Es.: qual è la percentuale dei matrimoni e dei divorzi in Italia?
Quali sono le cause principali del divorzio?
Poi raccogliete le risposte date con un brainstorming, una mappa mentale o un grafico. Oltre alla lavagna, potete usare anche strumenti digitali, come Padlet, Mentimer oppure LiveGap Charts (che permette di creare grafici online in pochissimo tempo ed è piuttosto semplice da usare.)
Dividi la classe in piccoli gruppi di lavoro; dopodiché chiedi ad ogni gruppo di effettuare una ricerca sull'argomento assegnato e in base al quale realizzerà un prodotto (es.: una presentazione, un'infografica, un podcast...).
Ad esempio:
GRUPPO A: usa Google Earth per cercare Alcamo, il paese in cui si svolge la vicenda di Franca Viola; poi, realizza una piccola presentazione con immagini;
GRUPPO B: lavora su Franca Viola usando questo articolo scritto in modo semplice oppure un breve podcast;
GRUPPO C: svolge una ricerca sulla condizione della donna negli anni Sessanta del Novecento, prestando attenzione ai diritti e ai doveri di cui poteva o non poteva godere;
GRUPPO D: svolge una ricerca su Girolama Benenati, la donna che prima di Franca Viola disse "no" alle nozze riparatrici.
Esempio di pagina di lavoro dal mio quaderno operativo
Esempio di pagina di lavoro dal mio quaderno operativo
La fase dell'explain è il momento in cui i vari gruppi espongono, confrontano e discutono tra loro i risultati delle proprie ricerche mostrando alla classe il prodotto che hanno realizzato.
Il docente, che fa da moderatore, conduce nel frattempo una valutazione formativa.
La penultima fase, quella dell'elaborate, è il momento in cui il docente pone alla classe un'ulteriore domanda per approfondire quanto appreso durante le precedenti fasi di lavoro.
Sarebbe auspicabile partire proprio dalla lettura di un capitolo o di un passo del romanzo, ad esempio il capitolo 3, in cui una delle tre protagoniste della storia - Costanza - riflette sull'importanza e sul valore del matrimonio.
Altre domande possono essere:
perché la storia di Franca Viola è più nota di quella di Girolama Benenati?
La parità di genere è stata raggiunta in Italia? E in Europa?
Cos'è e a cosa serve il gender index?
Esempio di pagina di lavoro dal mio quaderno operativo
È il momento dell'evaluate, ossia della valutazione sommativa del docente e dell'autovalutazione da parte dei ragazzi da effettuare attraverso delle check-list
Divisi in piccoli gruppi di lavoro e armati di foglio per il disegno tecnico, righello, gomma e matita, i ragazzi e le ragazze costruiscono un dado a sei facce: su ogni faccia, rappresentano un personaggio della storia.
Una volta costruito il dado, ogni gruppo lancia a sorte il dado e scriveranno la storia di Franca Viola dal punto di vista del personaggio estratto.
Ad esempio, se esce Bernando, scriveranno la storia dal punto di vista del papà di Franca.
Questo esercizio di social writing permette di allenare l'empatia assumendo un punto di vista estraneo al proprio.
Raccontare la storia di Franca Viola, così come emerge dal racconto delle tre ragazze protagoniste, usando un organizzatore grafico come quello riportato a lato.
È un esercizio simile al dado dei punti di vista, ma è "guidato" e grafico perché aiuta ad analizzare un personaggio sotto vari aspetti attraverso una serie di domande. Ogni domanda è attribuita ad una parte specifica del corpo. Ad esempio:
CERVELLO: quali pensieri ha?
OCCHI: come vede il mondo?
BOCCA: citazione memorabile
SPALLE: quali pesi porta? Di cosa si preoccupa?
CUORE: cosa e/o chi ha a cuore?
MANO DESTRA: cosa/chi lo sostiene? Chi/cosa è il suo braccio destro?
MANO SINISTRA: cosa si è lasciato alle spalle? cosa gli/le manca?
TALLONE: qual è il suo tallone d'Achille? Qual è la sua debolezza?
GAMBE: quali eventi significativi ha vissuto?
Si può partire da una frase pronunciata da una delle tre ragazze protagoniste:
Il futuro possiede la meravigliosa caratteristica di essere solo tuo, fatto apposra per essere riempito con i sogni
per chiedere ai nostri alunni se hanno delle aspettative per il loro futuro, quali sono, come lo immaginano, quali sogni vorrebbero realizzare...
Un esercizio di questo tipo può essere utile per iniziare a parlare di orientamento, specie se l'attività viene proposta in una classe terza.
Dafne, una delle tre ragazze protagoniste della storia, ad un certo punto fa un'osservazione acuta sulla vicenda di Franca Viola (che apprendono attraverso una ricerca assegnata a una di loro dalla prof. per il recupero di un debito scolastico):
Una fanciulla si è salvata senza l'aiuto del principio azzurro, anzi, si è salvata dal principe azzurro quando lui si è trasformato nel cattivo della vicenda.
Partendo da questo frase, si può chiedere di riscrivere la storia di una fiaba in cui la principessa viene salvata dal principe, ribaltando il ruolo dei personaggi.
È un ottimo esercizio per sviluppare non solo la creatività dei nostri ragazzi e ragazze ma anche per affermare l'empowerment femminile.
Il romanzo offre una serie di citazioni, pronunciate dalle tre ragazze protagoniste della storia, che permettono di riflettere su argomenti di vario tipo.
Potrebbe essere un'idea carina quella di chiedere alla classe, man mano che si procede nella lettura, di "catturarle" sottolineandole e riportandole su un cartoncino a forma di palloncino (e magari decorare anche l'aula, così da farne un promemoria!).