CLIL - English Renaissance

Note a margine di un'esperienza di CLIL

Premessa 

CLIL il cui significato spesso è nascosto dietro semplicismi come lezione in inglese, lezione in francese. CLIL è una sigla che sta per Content and Language Integrated Learning, adottata per la prima volta da David Marsh e Anne Maljers nel 1994. Si tratta di una metodologia focalizzata sull’apprendimento di una lingua straniera (L2) e simultaneamente interessata a insegnare contenuti o sviluppare competenze relative a una disciplina altra. Cosa è CLIL e cosa non lo è lo riporta molto bene Balboni nel suo Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse.

Nelle esperienze di CLIL ci sono dunque due polarità, disciplina e lingua devono integrarsi e armonizzarsi: ci sono obiettivi diversi ma convergenti. La lingua sostiene la disciplina. La disciplina permette di sperimentare e sostenere l’apprendimento linguistico.

Tra i più importanti teorici del CLIL dobbiamo necessariamente far riferimento a Coyle Do, il quale sottolinea la necessità di far riferimento a quattro componenti che dovrebbero orientare la progettazione di esperienze di CLIL. Sono le cosiddette 4C.

«In sintesi, adottare una metodologia CLIL significa puntare a sviluppare negli alunni una migliore padronanza di L2 attraverso lo studio in L2 di contenuti disciplinari in situazioni di apprendimento “reale”, favorire una loro maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari acquisiti tramite L2, formare una conoscenza “complessa” e “integrata”, educare a un approccio interculturale al sapere, favorire un’educazione plurilingue»  (Danesi et aliae, 2018).

 

English Reinassance: un’esperienza di CLIL

Nella mia seconda stiamo ragionando sul Cinquecento, dopo aver compreso la portata storica della scoperta dell’America da parte degli Europei. Ne abbiamo delineato le conseguenze a breve e a lungo termine, con una piccola scappata nell’attualità e nella decapitazione delle statue di Colombo in America. Comprese le dinamiche in Italia, l’impero di Carlo V e la portata rivoluzionaria della Riforma luterana e della Controriforma, abbiamo indagato la situazione in alcune monarchie europee, in particolare la Russia di Ivan il Terribile e la Spagna di Filippo II. Parlare di quest’ultimo ha significato aprire anche ai suoi rapporti con l’Inghilterra elisabettiana.  E come farlo? Riprendendo in mano un progetto di CLIL portato avanti nella mia vecchia scuola, ho realizzato un’esperienza di CLIL.

Per definirne gli obiettivi, mi sono confrontato con la mia collega di inglese, concordando di lavorare sul passato, aspetto grammaticale su cui i ragazzi e le ragazze iniziavano a cimentarsi. Poteva essere proprio un’esperienza di CICL in Storia l’occasione per vedere il passato in azione.


Dopo la definizione degli obiettivi, ho individuato gli snodi principali relativi ai contenuti disciplinari suddividendo in tre fasi il processo: 1) l’Atto di Supremazia e la nascita della Chiesa Anglicana; 2) le divisioni religiose durante i regni di Edoardo VI e Maria la Sanguinaria; 3) il regno di Elisabetta I e il Rinascimento inglese.

 

Le lezioni sono state condotte seguendo queste fasi in modo ricorsivo.

Clicca di seguito per visualizzare le diapositive: clicca qui.

L’esperienza di CLIL sarà valutata tenendo in considerazione sia il processo di apprendimento attraverso considerazioni generate dall’osservazione in classe sia attraverso un breve colloquio orale, che vorrà verificare sia i contenuti disciplinari sia le competenze in L2 soprattutto sugli obiettivi definiti inizialmente.
Di seguito è presentata la parte relativa al CLIL della rubrica valutativa con cui saranno valutate le prove orali di storia sul Cinquecento.





Bibliografia primaria

Autore - Alessio Trevisan
Insegnante di Scuola secondaria di Primo Grado a Torino

Data di pubblicazione - 14 dicembre 2023